L’Olivo: Un Pilastro della Cultura Mediterranea
Conosciuto scientificamente come Olea europaea, l’olivo un albero sempreverde originario del bacino del Mediterraneo, noto per la sua longevità, resistenza e per i suoi frutti, le olive, che sono una fonte preziosa di cibo e olio. L’olivo ha una grande importanza culturale e storica, essendo coltivato da millenni. La coltivazione dell’olivo richiede specifiche condizioni climatiche, prediligendo climi caldi e terreni ben drenati. Oltre al suo uso alimentare, l’olivo è anche simbolo di pace e saggezza nelle varie culture.
Le sue foglie sempreverdi, i delicati fiori bianchi e le olive distintive sono adattati a climi caldi e secchi, tipici del bacino Mediterraneo, particolarmente adatta per gli areali di coltivazione di Puglia e Sicilia.
Esistono diverse varietà di olive, ognuna con caratteristiche uniche in termini di gusto, dimensioni e uso. Alcune sono ideali per l’olio, altre per essere consumate come olive da tavola. Nel panorama olivicolo pugliese le varietà principali sono:
- Leccino: è uno degli olivi più diffusi in Italia, apprezzato per la sua resistenza al freddo e alle malattie. Produce un olio di oliva di alta qualità, dal sapore equilibrato e delicatamente fruttato, con note di erbe e mandorle. Leccino è anche resistente a condizioni climatiche avverse e si adatta bene a diverse tecniche di coltivazione, rendendolo una scelta popolare tra gli olivicoltori. La varietà di olivo Leccino è spesso utilizzata in blend con altre per equilibrare il sapore dell’olio.
- Coratina: varietà originaria della Puglia particolarmente nota per produrre un olio di oliva di alta qualità con un sapore distintivo e importanti caratteristiche organolettiche. Questa varietà è apprezzata per il suo elevato contenuto di polifenoli, che conferiscono all’olio proprietà antiossidanti. L’olio di Coratina ha un gusto fruttato con note di peperoncino e mandorla. Gli alberi di Coratina sono resistenti al freddo e alle malattie, rendendoli ideali per diverse condizioni ambientali. Questa varietà è anche apprezzata per la sua versatilità, essendo adatta sia per la produzione di olio che per le olive da tavola.
- Cima di Melfi: è un tipo di olivo relativamente recente, frutto di incroci selezionati. È apprezzata per la sua doppia attitudine, essendo adatta sia alla produzione di olio che alla produzione di olive da tavola. Questa varietà si distingue per la sua resistenza a diverse condizioni climatiche e per la sua produttività. L’olio prodotto dalla Cima di Melfi è di alta qualità, con caratteristiche organolettiche apprezzate.
- Ogliarola: La varietà Ogliarola, nota anche come Ogliarola Barese, è tipica della regione Puglia. Questa varietà è apprezzata per la produzione di olio di oliva di alta qualità, caratterizzato da un sapore fruttato e delicato, con note di mandorla. Gli alberi di Ogliarola sono noti per la loro grande produttività e per la resistenza a diverse condizioni climatiche. L’olio ottenuto da questa varietà è spesso utilizzato per creare blend con altri oli, arricchendo il profilo aromatico e il gusto.
- Picholine: è un tipo di olivo originario della Francia, particolarmente apprezzato per le sue olive da tavola. Queste olive sono piccole, di forma allungata, e hanno un sapore distintivo, leggermente amaro e aromatico. Sono spesso utilizzate in salamoie e marinate. L’olio di Picholine è noto per il suo gusto fruttato e piccante, con un buon equilibrio di amaro e piccante. Gli alberi di questa varietà sono resistenti e adattabili a diverse condizioni climatiche, rendendo la Picholine una scelta popolare in diverse regioni olivicole anche in Italia
- Frantoio: è uno degli olivi più pregiati per la produzione di olio in Italia. Originaria della Toscana, questa varietà produce un olio di alta qualità con un sapore fruttato, leggermente piccante e con note di erbe aromatiche. Gli alberi di Frantoio sono resistenti e adatti a vari climi, sebbene preferiscano zone collinari. L’olio di Frantoio è apprezzato per il suo equilibrio e la sua complessità aromatica, rendendolo una scelta popolare tra i produttori di olio di oliva di alta qualità.
- Peranzana: La varietà Peranzana è un tipo di olivo originario della Puglia, in Italia. Questa varietà è conosciuta per produrre un olio di oliva di alta qualità con un sapore fruttato e equilibrato, caratterizzato da note di pomodoro, erbe e mandorla. L’olio di Peranzana è apprezzato per il suo aroma delicato e per la sua bassa acidità. Gli alberi di Peranzana sono resistenti e ben adattati al clima mediterraneo, rendendoli una scelta popolare tra gli olivicoltori, specialmente nella regione pugliese.
- Favolosa (Fs-17): La varietà di olivo Favolosa, conosciuta anche come Fs-17, è una cultivar recentemente sviluppata che ha guadagnato attenzione per la sua resistenza alla Xylella fastidiosa. È una derivazione della varietà Frantoio, selezionata per le sue caratteristiche superiori in termini di resistenza alle malattie. Produce un olio di alta qualità con un aroma fruttato e leggermente piccante. La sua resistenza alla Xylella la rende particolarmente interessante per le aree colpite da questa malattia, come il Salento in Puglia.
Coltivazione
La coltivazione dell’olivo richiede attenzione a vari fattori come il clima, il terreno, e le pratiche agricole. Gli olivi prediligono un clima mediterraneo con estati calde e inverni miti. Gli olivi tollerano la siccità, ma un’irrigazione regolata ottimizza la produzione.
Il terreno ideale è ben drenato e calcareo. La piantagione richiede spazi adeguati per permettere la crescita degli alberi. Le tecniche di irrigazione e potatura sono cruciali per la salute e la produttività dell’olivo. È importante anche la gestione delle malattie e dei parassiti, come la Xylella fastidiosa. La raccolta delle olive può essere effettuata manualmente o meccanicamente, a seconda della dimensione dell’oliveto.
Il cambiamento climatico e le malattie rappresentano sfide significative.
L’innovazione tecnologica e le pratiche sostenibili sono essenziali per l’olivicoltura del futuro.
Xylella
Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno che causa gravi malattie in diverse piante, inclusi gli olivi. Trasmesso da insetti, colpisce il sistema vascolare delle piante, provocando il disseccamento e la morte dei rami. Ha causato danni significativi in diverse regioni olivicole, soprattutto nel sud Italia. La lotta contro Xylella include monitoraggio, rimozione delle piante infette e controllo degli insetti vettori. Non esistono, al momento cure specifiche, quindi la prevenzione e la gestione sono essenziali.
Tra le varietà di olivo, alcune hanno dimostrato una maggiore resistenza alla Xylella fastidiosa. Due varietà che si sono rivelate particolarmente resistenti sono Leccino e Fs-17 (anche nota come Favolosa). Queste varietà, sottoposte a test in condizioni di alta pressione di inoculo, hanno mostrato sintomi molto leggeri di infezione da Xylella fastidiosa.
Inoltre, la varietà di olivo da mensa Sant’Agostino ha mostrato caratteri di resistenza al batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca. Questa scoperta, oltre ad aprire nuovi orizzonti per l’olivicoltura salentina, conferma come la biodiversità olivicola italiana possa offrire risposte positive nella lotta contro il batterio.
Come emerso in occasione del 35° Forum di Medicina Vegetale tenutosi a Bari il giorno 13 Dicembre 2023, e come riportato da Olivonews sono due le varietà olivicole individuate dai ricercatori impegnati a trovare cultivar resistenti alla Xylella: Lecciana e Leccio del Corno. Il prof. Donato Boscia, responsabile del Cnr e punto di riferimento della ricerca scientifica sulla Xylella, ha ribadito: “Queste sono due varietà che potrebbero attestare possibili potenziali di resistenza, ma le sperimentazioni non sono ancora state concluse…”. L’aspettativa e l’attenzione degli olivicoltori resta molto alta.
L’olivo rimane un pilastro dell’agricoltura e della cultura mediterranea, con prospettive promettenti grazie a innovazioni e pratiche sostenibili. È una pianta di estrema importanza e versatilità che ha plasmato paesaggi, economie e culture nel Mediterraneo.
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