Pistacchio cv Aegyna
€35.00
NECESSITA DI IMPOLLINATORE. MINIMO D’ORDINE 5 PEZZI (4 CV AEGYNA + 1 IMPOLLINATORE).
Molto resistente alla siccita’, in Sicilia viene coltivato a un’altitudine variabile dai 300 ai 750 m.
Si adatta ai terreni rocciosi e calcarei e anche alle lave vulcaniche; predilige le esposizioni a sud. Buona resistenza al freddo, teme le gelate primaverili.
Nei pistaccheti naturali la densita’ di impianto varia da 50 a 500 piante ad ettaro, allevate con una forma denominata “a ceppaia”, molto simile al vaso policaule, mentre in quelli artificiali si ricorre a sesti in quadro di m 6-10 x 6-10 con investimenti di 100-280 piante ad ettaro, allevate a vaso piu’ o meno aperto e impalcato a 80-100 cm. Gli interventi di potatura sono limitati in quanto, specie le grosse branche, cicatrizzano molto lentamente. Durante la fase produttiva si attuano interventi annuali o poliennali per eliminare i rami deperiti, secchi, malati. In alcuni casi vengono attuati anche interventi di potatura verde, quali la scacchiatura e la spollonatura (nel terebinto). Per contenere lo sviluppo delle infestanti e limitare l’evaporazione si possono eseguire alcune lavorazioni superficiali o diserbo chimico.
La raccolta dei frutti avviene in genere in settembre, a mano e, a volte, ricorrendo all’ausilio di teloni o reti. Tale operazione, che una volta si eseguiva in 2-3 riprese, si effettua oggi generalmente in un’unica soluzione.
Dopo la raccolta i frutti devono essere privati del mallo e posti ad asiugare al sole per alcuni giorni. La produzione fonita dal pistacchio e’ alquanto variabile (mediamente da 7 a 10 quintali ad ettaro di frutti con guscio.
- Descrizione
- Recensioni (0)
Descrizione
NECESSITA DI IMPOLLINATORE. MINIMO D’ORDINE 5 PEZZI (4 CV AEGYNA + 1 IMPOLLINATORE).
Molto resistente alla siccita’, in Sicilia viene coltivato a un’altitudine variabile dai 300 ai 750 m.
Si adatta ai terreni rocciosi e calcarei e anche alle lave vulcaniche; predilige le esposizioni a sud. Buona resistenza al freddo, teme le gelate primaverili.
Nei pistaccheti naturali la densita’ di impianto varia da 50 a 500 piante ad ettaro, allevate con una forma denominata “a ceppaia”, molto simile al vaso policaule, mentre in quelli artificiali si ricorre a sesti in quadro di m 6-10 x 6-10 con investimenti di 100-280 piante ad ettaro, allevate a vaso piu’ o meno aperto e impalcato a 80-100 cm. Gli interventi di potatura sono limitati in quanto, specie le grosse branche, cicatrizzano molto lentamente. Durante la fase produttiva si attuano interventi annuali o poliennali per eliminare i rami deperiti, secchi, malati. In alcuni casi vengono attuati anche interventi di potatura verde, quali la scacchiatura e la spollonatura (nel terebinto). Per contenere lo sviluppo delle infestanti e limitare l’evaporazione si possono eseguire alcune lavorazioni superficiali o diserbo chimico.
La raccolta dei frutti avviene in genere in settembre, a mano e, a volte, ricorrendo all’ausilio di teloni o reti. Tale operazione, che una volta si eseguiva in 2-3 riprese, si effettua oggi generalmente in un’unica soluzione.
Dopo la raccolta i frutti devono essere privati del mallo e posti ad asiugare al sole per alcuni giorni. La produzione fonita dal pistacchio e’ alquanto variabile (mediamente da 7 a 10 quintali ad ettaro di frutti con guscio.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.